Inizio Pagina Su Pagina Giù Fondo Pagina Auto Scroll Stop Scroll

venerdì 26 luglio 2013

Il Bearded Collie a modo mio


I Bearded Collies
sono i miei cani.

Lo sono dal 1988 quando comprai, dall’unico allevamento italiano che esisteva all’epoca, Alice (Pauline Del Narciso) la mia prima Beardie. Dopo di lei nel 1994 è arrivato Brian (Brian of the shaggy gang) e dai primi di agosto di quest’anno ho con me Cassie (Old Smuggler’s Tramontana Bryanna), la mia piccolina. Sono i miei cani perché incarnano tutto quello che cerco in un cane, dal carattere alla morfologia, dalla punta del tartufo alla punta della loro coda sempre allegra.
Combaciano alla perfezione con la mia personalità e spesso ho l’impressione di capire cosa passa nei loro pensieri. I miei primi due Beardies sono volati sul Ponte ma il loro ricordo resta sempre con me.


Alice e Brian

Rivedo in Cassie l’intraprendenza e la morfologia di Alice, la dolcezza e la dedizione di Brian.

Cassie

Non posso parlare di Beardies senza citare il libro scritto nel 1898 da Alfred Ollivant , “Owd Bob” che racconta la vita di un grande Beardie. In questo libro, che a Birmingham comprai al Crufts, c’è un brano che descrive perfettamente il Bearded Collie:

 "No man can mistake the type. A Grey Dog of Kenmuir is as little indistinct as a Raphael's Madonna. Outside a radius of twenty miles from Kenmuir he is never met. Money cannot win one, neither love; for a Moore would as soon think to sell his child as part with a Grey Dog.
But should you, while wandering in the wild sheep-land about the twin Pikes, happen on moor or in market upon a very perfect gentle knight clothed in dark grey habit, splashed here and there with rays of moon; free by right divine of the guild of gentlemen, strenuous as a prince, lithe as a rowan, graceful as a girl, with high king-carriage, motions and manners of a fairy queen; should he have a noble breadth  of brow, an air of still strength born of right confidence  all unassuming; last, and most unfailing test of all, should you look into two snow-cloud eyes, calm, wistful, inscrutable, their soft depths clothed on with eternal sadness - yearning, as is said, for the soul that is not theirs - know then you look upon one of the line of most illustrious sheep-dogs of the North.  Such is one; such are all."

“Nessuno può confonderne il tipo. Un Cane Grigio Di Kenmuir è facile da riconoscere come una Madonna di Raffaello. Oltre un raggio di venti miglia da Kenmuir non lo si può incontrare. Né il denaro né l’amore possono comprarlo; per un Moore separarsi da un Cane Grigio equivarrebbe a vendere un figlio.
Mentre vaghi nei pascoli selvaggi vicino al Twin Pikes, o nella brughiera oppure in un mercato, potresti incontrare un cavaliere perfetto e gentile, vestito di un grigio scuro, spruzzato qua e là di raggi di luna; possiede un’animo puro senza le colpe degli uomini, è infaticabile come un principe, agile come un sorbo, grazioso come una ragazza, ha un portamento regale e le movenze e le maniere di una regina fatata; la sua fronte è nobilmente ampia, ha l’atteggiamento di chi è nato con la giusta fiducia nella sua forza ma non ha perduto la modestia; come ultima e più infallibile prova fra tutte, dovresti guardare nei suoi occhi rannuvolati, calmi, malinconici, imperscrutabili, con la loro dolce profondità vestita di una tristezza eterna – nostalgia, ma come si sa, non appartiene alle loro anime  – sappi quindi che sei di fronte ad una delle linee di sangue dei più illustri cani da pastore del Nord. Questo è un Cane Grigio, come lui, sono tutti. “   

(Ho fatto io questa traduzione, chi ne avesse una migliore me lo faccia sapere, gliene sarei grata!)

Chi volesse può leggere l'intero libro online a questo indirizzo:


Sono cani speciali i Beardies, avutone uno è impossibile poi farne a meno.

Quello che scriverò di seguito, non ha la presunzione di descrivere “il vero Bearded Collie”, ma è solo il mio punto di vista sulla razza che amo e che vorrei vedere più apprezzata mentre sono ancora incredibilmente troppo pochi gli appassionati di questo dolce e meraviglioso cane da pastore.

Storia

Il Bearded Collie è un cane da pastore scozzese a pelo lungo di taglia media. La maggior parte di loro viene utilizzata come cane da esposizione o da compagnia ma ve ne sono ancora che lavorano sul bestiame nelle fattorie della Gran Bretagna e della Scandinavia.
Questo tipo di cane da pastore a pelo lungo è comune a diversi paesi europei e sembra derivi dal Kommondor dei Magiari, popolo originario dell’Ungheria. Questi lo avrebbero poi diffuso nel resto dell’Europa e in Asia Minore durante le loro migrazioni, dando origine, nelle varie regioni raggiunte, a nuove razze di cane da pastore, che tuttavia conservavano caratteristiche comuni. Nei paesi slavi viene allevato il Nizzinny che ha tratti molto simili al Beardie e che sembra esserne il parente più stretto. Si ha notizia di un commerciante polacco che nel 1514 esportava anche cani da pastore verso la Gran Bretagna, ricevendo in cambio pecore e montoni. La razza si diffonde sia in Scozia che in Inghilterra. Con il passare dei secoli il Bearded Collie rischia di estinguersi dato che i pastori che lo utilizzano non ne curano la selezione. Nel 1912 alcuni cinofili stilano il primo standard ma con lo scoppio della prima guerra mondiale la razza rischia di scomparire definitivamente. Alla fine degli anni Quaranta, Mrs. Willinson (Bothkennar) entra in possesso di una femmina Beardie, Jennie. Innamoratasi di lei e delle sue straordinarie doti nella pastorizia, si mette alla ricerca di un maschio. Dopo anni di ricerca, sulla spiaggia di Brighton, incontra la proprietaria di Bailie, e dopo lunghe trattative riesce a farsi cedere quello che con Jennie formerà la coppia capostipite di tutti i Beardies esistenti oggi al mondo. Nel 1964 il Kennel Club inglese riconosce ufficialmente la razza e ne approva lo standard.
(cfr. F.Sala, Il collie e gli altri pastori scozzesi)

Standard

Per lo standard di razza vi rimando al sito dell’ENCI: http://www.enci.it/documenti/standard/271.pdf

Goonie's Highlander Lad (papà di Cassie)

Carattere e vita quotidiana

Riassumere il carattere del Bearded Collie non è impresa semplicissima, talmente sono tante le cose da dire. Lo standard del Kennel Club descrive così il carattere del Beardie "vigile, vivace, sicuro di sé e attivo" e "stabile, cane da lavoro intelligente, senza segni di nervosismo o aggressività. "  
Il  temperamento è di norma alto, la tempra medio-bassa, la docilità è corretta ma al di là di queste definizioni tecniche, quello che fa di un Beardie un cane che possa esprimere tutta la sua vera natura, è il suo proprietario.
Un piccolo Bearded Collie di due mesi è una creatura splendida e va trattato con gentilezza che non significa però mollezza.

Cassie
La sua attenzione sarà immediatamente concentrata verso chi si prende cura di lui, a lui si affiderà completamente ma finché non sarà diventato adulto, quel filo che lega il piccolo all’uomo deve essere quotidianamente rinforzato. Non sono cani con i quali ci si possa permettere di urlare e farsi prendere dall’ira. In quel caso perderebbero completamente fiducia nell’uomo e si rinchiuderebbero in loro stessi, diventato tristi e testardi.
Ci vuole pazienza, gentilezza, fermezza e una buona dose di senso dell’umorismo. Spesso trovo Cassie, la mia cucciola, che ora ha cinque mesi, che si arrampica sullo schienale del divano mentre sta dando la caccia ad una cimice. Le sue zampe pelose, tutte infangate, lasciano terra e foglie ovunque. Un sorriso mi si dipinge sulle labbra, lascio che termini la sua caccia e poi mi armo di aspirapolvere. Se siete maniaci della pulizia, il Bearded Collie non fa per voi. Non sono cani che perdono pelo, dato che non fanno la muta, ma quanto a raccattare terra, fango, foglie e rametti sono imbattibili!
Una cosa che mi è sempre stata chiesta è come mantenere pulito un cane a pelo lungo. La risposta è molto semplice come lo è la manutenzione del pelo. Da quando il cucciolo arriva a casa va “addestrato” a stare sdraiato su un fianco, su un tavolo. Bastano cinque minuti ogni giorno, qualche bocconcino e una spazzola. In breve il piccolo Beardie, quando vedrà il suo asciugamano steso sul tavolo e la spazzola in mano vostra, appoggerà la zampe anteriori sul tavolo “dicendovi” che è pronto alla sua toeletta.

Cassie
Quando sarà diventato adulto sarà sufficiente una spazzolata lunga (circa due ore, durante le quali lui si appisolerà) alla settimana per mantenere il vostro Beardie in ordine. Tutto ciò a patto che voi gli abbiate insegnato da subito questa routine, altrimenti saranno guai, per lui che sarà un ammasso di nodi e di sporco e per voi che vi troverete a “fare la lotta” con un Beardie adulto che se, pur gentile di indole, potrebbe “dirvi con i denti” che non gradisce.

Brian

Il pelo che copre i loro dolcissimi occhi va raccolto il prima possibile in un ciuffo, dando modo così al nostro piccolo di vedere bene cosa ha intorno, ed evitargli degli spaventi inutili per non aver ben capito cosa si trova di fronte.
La sensibilità al rumore di solito è sempre presente, in maniera più o meno marcata. In presenza di rumore forte o di un suono strano il cucciolo si spaventerà, in queste situazioni sarà compito del proprietario quello di aiutare il piccolo ad assuefarsi poco alla volta, senza mai forzare, a ciò che lo ha preoccupato.
L’allegria, l’intelligenza acuta, la grande capacità di osservazione e di imitazione (soprattutto verso i loro con specifici), la memoria ferrea e l’intraprendenza sono caratteristiche tipiche della razza, non vanno represse ma coltivate con pazienza, dato che contribuiranno alla formazione corretta del carattere.
In casa i Beardies sono cuccioli esemplari. Difficilmente sono “distruttori” e imparano in fretta a fare i loro bisognini fuori, sempre però che il compagno umano abbia il tempo sufficiente da dedicare loro. Necessitano ogni giorno di uscire a passeggio e di fare parecchio movimento fisico, poi tornati a casa si sdraiano nella loro posizione preferita, di solito a pancia in su e dormono sereni per ore.

Cassie
Un altro aspetto molto importante è quello di abituare il cucciolo a mangiare cosa avete deciso che mangi ed abituarlo a mangiare ovunque. Detto così sembra ovvio, ma non lo è affatto. Conosco proprietari di Beardies che affermano di avere cani inappetenti o che non mangiano se non sono a casa loro. La mia cucciola mangia le sue crocchette alla velocità della luce; mangia in macchina, per strada, nella confusione di un supermercato. Sa che non avrà nulla dal mio pasto e quando viene con me al ristorante si accuccia sotto al tavolo e dorme. Ma…gliel’ho insegnato, non mi sono fatta commuovere dagli “scioperi della fame” né da quegli sguardi dolcissimi che i cuccioli di Bearded Collies sanno fare. Se cedete è la fine. Il mio amato Brian è riuscito a non mangiare per quattro giorni perché essendo rimasto una settimana da mia mamma, aveva avuto parecchie “concessioni”. State attenti, sono degli attori formidabili.
In casa non sono “cani ombra” anche se tengono sempre d’occhio dove siete; ogni tanto si alzano dal loro posto, ne scelgono uno in casa e lo eleggono a preferito, e vengono a farvi un salutino; se non proponete loro nulla da fare, tornano al loro rifugio.
Vanno abituati gradatamente a stare soli, anche se non sono comunque cani che ci si adattino così facilmente. Procedete con gradualità, e solo dopo che il vostro Beardie ha fatto un sufficiente movimento fisico, andate via senza “cerimonie”.
Data la loro “sensibilità”, comune a tutti i Collies, devono, quando sono piccini fare “nel mondo” più esperienze possibili ma “cum grano salis”, usate il buonsenso. Devono conoscere il traffico cittadino ma non è da là che comincerete, semmai da una strada parallela da dove il piccolo possa sentire il rumore e la confusione ma non debba affrontarla immediatamente di petto. In maniera identica ci si comporterà per i luoghi affollati, i mercati, i centri commerciali. Cominciate con uno stimolo non troppo forte poi gradatamente aumentate. Lo stesso discorso vale per “gli oggetti strani” (un classico è “l’albero di Natale che canta e si muove”), usate la vostra fantasia, proponete al vostro cucciolo il maggior numero di oggetti nuovi ma sempre uno alla volta, non “immergetelo” sovrastimolandolo, altrimenti gli procurerete dello stress anziché del beneficio.
I Bearded Collies sono cani socievoli, con gli esseri umani e con i cani. Quando andrete a passeggio, sarete spesso fermati dalle persone che vorranno accarezzare il vostro cucciolo, rassegnatevi, succederà per tutta la vita del vostro Beardie, che ci si può fare: è bellissimo!
I bambini molto piccoli e non abituati ai cani, non sono invece quel che si addice ad un Bearded Collie. Non sono cani molto pazienti né accondiscendenti, quindi per non avere problemi è meglio supervisionarne sempre i contatti; consiglio, in ogni caso, adatto a quasi tutte le razze di cani.
E’ giusto che il vostro cucciolo giochi con i suoi simili di pari età ma insegnategli il prima possibile, dopo che si è un po’ sfogato, aiutandovi con un bocconcino, a tornare da voi, preferendovi ai cuccioli. E’ facile insegnare le regole base dell’educazione ad un piccolo Beardie. Con la gentilezza, la coerenza, la fermezza, senza mai alzare la voce, riuscirete ad avere un cucciolo obbediente ed attento.
Il vostro Bearded Collie sarà felice di seguirvi ovunque. E’ un amante dell’acqua quindi se prediligete il mare, lo vedrete esibirsi in balzi e salti nel tentativo di acchiappare le onde; vi riporterà con gioia la palla che gli lancerete, è un buon nuotatore. Se vi piace camminare in montagna vi seguirà con piacere, anzi vi precederà sul sentiero ma si fermerà sovente per guardare se siete dietro di lui e quando arriverete ad un bivio, attenderà che gli diciate qual è la direzione da prendere. Non ci saranno problemi per l’accoglienza in hotel e ristoranti, il suo aspetto gentile e dolce vi aprirà tutte le porte.


Alice
Se cercate un cane “da guardia” I Bearded Collies non fanno per voi. Anche se abbaiano, forse fin troppo, quando sentono dei rumori o qualcuno arriva alla vostra porta, nel momento esatto nel quale il vostro ospite metterà piede in casa sarà accolto da allegre scodinzolate e i più fortunati avranno in dono anche qualche leccatina.
In conclusione il Bearded Collie è uno splendido compagno di vita, intelligente, docile, allegro, gentile, non invadente, equilibrato a patto che voi siate per lui il centro del suo mondo.

La salute

Il Bearded Collie è un cane sano e robusto, la durata media della vita è di 12-14 anni. Le orecchie sono un suo punto debole. Essendo presente molto pelo all’interno, è molto facile che si formi del cerume e che vi sia un ristagno di umidità. Per evitare le otiti quindi bisogna rimuovere periodicamente il pelo. Questa operazione non è semplicissima e conviene rivolgersi ad un bravo toelettatore. Le malattie che ricorrono nel Bearded Collie, anche se con una frequenza bassa, sono il Morbo di Addison, conosciuto anche come ipoadrenocorticismo o insufficienza surrenalica; la displasia dell’anca e la P.R.A. , l’atrofia progressiva della retina. 
( http://www.broadinstitute.org/scientific-community/science/projects/mammals-models/dog/dog-breeds-diseases/Bearded%20Collie#diseaseanchor)

Lavorare con il Bearded Collie

Non esiste nei Beardies una dicotomia come accade in altre razze tra linee da lavoro e linee da show. Tutti i Bearded Collies con pedigree sono “da bellezza”, la differenza la fanno gli allevatori. Ve ne sono alcuni che sono interessati anche a selezionare cuccioli provenienti da genitori che abbiano superato i test di lavoro, su pecore ad esempio, o sul carattere, come avviene nei paesi scandinavi (Temperament Test). Chi decide di acquistare un Beardie e pensa di fare con lui attività sportiva dovrebbe rivolgersi quindi a questi ultimi.
Lavorare un Beardie è facile, se lo si conosce.
Prima e fondamentale regola: permettergli di crescere. Non si può pretendere da un cucciolo di Beardie di comportarsi come un soldato. Non lo sarà da adulto, figuriamoci quando è piccolo. Permettergli di crescere non significa lasciarlo allo stato brado ma non gli si devono chiedere cose che non è in grado di capire e di conseguenza finire per mandarlo in confusione e renderlo poi insicuro e “spento”.
Nel cuore di un Bearded Collie c’è sempre un pizzico di indipendenza. Per lavorare sul serio, un Beardie deve avere un buon motivo per farlo, “non lavora per il lavoro”; lavora per e con il suo compagno umano; il lavoro “passa” sempre e solo attraverso il rapporto con l’uomo.

Cassie
Per avere dei buoni risultati dunque, bisogna costruire, prima di cominciare qualunque disciplina, il rapporto con il nostro Beardie. Noi dobbiamo essere il suo punto di riferimento, con noi deve trovare il massimo del divertimento e dobbiamo essere riusciti a conquistare il suo rispetto. Senza queste basi non arriveremo da nessuna parte.
I tempi di attenzione e di concentrazione, quando i Beardies sono cuccioli sono molto brevi. Dobbiamo saperli sfruttare al meglio senza mai arrivare ad annoiare il nostro cucciolo ma tenendo sempre alta la sua aspettativa in attesa della volta successiva quando giocheremo con lui.
Si, giocheremo, e tanto, sempre.
Man mano che vedremo in lui allungarsi i tempi del desiderio di giocare allungheremo le sessioni di gioco. Gli insegneremo a giocare prima in casa, poi in un luogo conosciuto, poi allargheremo il raggio e lo faremo giocare dappertutto.

Brian
Solo quando avremo il nostro Beardie che, dimentico di ogni cosa che lo circonda, ci guarda intensamente aspettando che tiriamo fuori il suo gioco preferito, allora saremo pronti per iniziare lo sport.
Quale? L’agility, l’Obedience, la Protezione Civile o qualunque altra disciplina ci piaccia fare con lui.
Dobbiamo tenere sempre in mente che abbiamo a fianco un gentile pastore scozzese e quindi noi dovremo essere autorevoli ma non aggressivi; non dovremo mai malmenare il nostro Beardie ma spiegargli nel modo più appropriato cosa vogliamo da lui e ricordiamoci di condire sempre ogni seduta di allenamento con momenti di gioco fatto insieme. La sua risposta allora sarà pronta, veloce, allegra e performante.

Brian
Alice
I Bearded Collies sono cani con un gran desiderio di compiacere il loro compagno umano, sta a noi spiegare ciò che vogliamo insegnare in modo che loro possano capire e se ciò non accade è perché noi non siamo stati abbastanza chiari o sicuri nelle nostre indicazioni.
Un Beardie che lavora con il suo umano è un Beardie felice; il legame che si crea è fantastico; lui si concederà per intero e noi non potremo far altro che amarlo immensamente.


Brian, Campionato Europeo Obedience, Nizza 1999
Brian, Campionato del Mondo Obedience, Milano 2000
Brian, Campionato del Mondo Obedience, Porto 2001

Brian ed io abbiamo partecipato ad un Campionato Europeo e a due Campionati del Mondo di Obedience.
Sto preparando Cassie per l’Obedience e la Protezione Civile.




Questo blog è dedicato ai miei cani, a quelli che ho avuto, che ho, e che avrò.


Nessun commento:

Posta un commento